La storia di Ussana

La storia di Ussana affonda le radici nella civiltà nuragica passando per il villaggio romano con le sue terme, l’età giudicale e le vicissitudini del feudalesimo. L’origine del nome divide gli studiosi: secondo alcuni è protosardo, per altri si tratta di lingua nuragica

La storia di Ussana

Ussana ha un’origine molto antica e nel suo territorio sono stati rinvenuti resti di insediamenti neolitici e nuragici. In epoca romana dove oggi si trova la cittadina esisteva un piccolo villaggio sulla strada che collegava il capoluogo Caralis a Olbia: è a tale epoca che risalgono le celebri terme meta di turismo da ogni parte d’Italia. Durante il medioevo fu parte del Giudicato di Cagliari nella curatoria di Parte Olla fino al 1258, quando passò sotto i pisani Della Gherardesca.


Nel 1324 gli aragonesi ebbero la meglio e instaurarono il feudalesimo, appaltando il territorio a famiglie locali: Ussana cadde sotto il controllo di Raimondo Montpayon, Pietro Gomez, i De Sena, i Bonfil e i Manca Amat finché nel 1839 divenne comune autonomo retto da un sindaco. Il paese ha mantenuto intatto l’assetto urbanistico tradizionale con le tipiche case campidanesi in làdiri, mattoni di terra cruda e paglia, dotate di corte interna e loggiato.


Una questione a parte è l’etimologia del nome Ussana su cui storici e antropologi si sono interrogati a lungo. Il toponimo compare per la prima volta in documenti scritti nel 1326 nella forma latineggiante “villa Ussane”, figurando poi in alcune decime dell’Archivio Vaticano di poco posteriori. Secondo Giulio Paulis la sua origine è da ricercarsi nella lingua protosarda, mentre Massimo Pittau sostiene che sia nuragica.

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