I dintorni: il paese di Monastir

Monastir si trova a brevissima distanza da Ussana. Pare che il suo nome in sardo, Muristèni, derivi da ‘luogo di sosta’. Tra i beni culturali vanno ricordati il castello di baratuli, la chiesa di Santa Lucia e quella di San Pietro

I dintorni: il paese di Monastir

Proprio a due passi da Ussana si trova il paese di Monastir, detto Muristèni in lingua sarda, le cui radici risalgono al Neolitico come testimoniano le numerose Domus de janas di epoca nuragica Monte Oladiri, Is Aruttas, Monte Zara, Mitza Morta e Bía de Monti. Il paese attuale, vicino ai fiumi Mannu e Flumineddu, è sorto nel Medioevo intorno a un’abbazia di monaci camaldolesi; inserito nel Giudicato di Calari, fu per breve tempo una colonia pisana prima di cadere nelle mani degli aragonesi che introdussero il feudalesimo. Tale sistema rimase in auge per secoli fino a quando, nel 1839, non venne abolito dai Savoia.

Sull’origine del nome Monastir non c’è chiarezza: alcuni sostengono che derivi dal termine catalano indicante un monastero, mentre altri pensano alla parola sarda muristèni che designava i luoghi dove i viandanti si riposavano e rifocillavano. A sostegno di quest’ultima ipotesi c’è il fatto che Monastir in passato era uno snodo primario per chi si spostava tra nord e sud della Sardegna.

A Monastir sono presenti numerose chiese di interesse artistico e storico: la cinquecentesca parrocchiale di San Pietro, la romanica Santa Lucia, San Giacomo e Sant’Antonio. Tra le architetture militari l’edificio più notevole è il Castello di Baratuli, costruito nel XII secolo in cima all’Olladiri e fortemente danneggiato dai pisano nel Trecento. Le celebrazioni più sentite sono i Fuochi di Sant’Antonio abate e Su foghidoni in gennaio e la festa di Santa Lucia alla fine di agosto. 

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